La Chirurgia protesica al ginocchio
Nei pazienti in cui l’articolazione compromessa determina una forte limitazione nelle attività della vita quotidiana e le terapie conservative non sono efficaci, è necessario il ricorso all’impianto di una protesi di ginocchio, che può essere di tipo monocompartimentale, bicompartimentale o tricompartimentale.
L’innesto di una protesi monocompartimentale (o parziale) è riservato ai casi, più rari, di artrosi di un solo compartimento, ossia ai pazienti il cui ginocchio presenta ancora parti sane.
L’intervento di sostituzione protesica del ginocchio non è tecnicamente complesso, ma è fortemente condizionato da fattori quali la condizione clinica del paziente, l’eventuale presenza di malattie concomitanti, come diabete e depressione, e il peso corporeo.

L'evoluzione
In relazione alla maggior complessità dell’articolazione stessa, gli interventi di sostituzione protesica del ginocchio non producono gli stessi risultati di quelli di protesi d’anca. Peraltro il decorso post-operatorio è più doloroso e più lungo, e la protesi di ginocchio permette meno attività di carico rispetto all’anca.
Alla luce di ciò è evidente, specie a livello dell’articolazione del ginocchio, l’importanza della prevenzione del danno artrosico attraverso il controllo del peso, l’attività fisica regolare, ma anche il supporto della medicina rigenerativa.